Il Mont??bore: la sua storia.
L’anno 1489 a Tortona si celebravano le nozze fra tra Isabella d???Aragona e Gian Galeazzo Sforza, nipote di Ludovico il Moro. Cerimoniere era Leonardo da Vinci, straordinario genio dell’arte e della scienza ma anche attento gastronomo: il Mont??bore fu l’unico formaggio invitato a tanta nobile tavola.
Ma la storia di questo formaggio rarissimo ?? molto pi?? antica e la si fa risalire dell???arte casearia dei monaci dell???abbazia benedettina di Santa Maria di Vendersi, sul Giarolo, il monte attorno al quale si sviluppano le tre Valli Grue, Curone e Borbera, gi?? fra il IX e l???XI secolo.
Il Mont??bore ?? prodotto con un 75% di latte bovino (proveniente dalle belle mucche Brune Alpine, Tortonesi, Genovesi e Cabannina) e 30% di latte ovino.
Il Mont??bore: a tavola.
Il Mont??bore ?? perfetto come eccellenza da tutto pasto: fresco o morbido gode della compagnia dal locale miele di castagno e della melata, delle marmellate di arancia, della “cugn??”, la tipica marmellata piemontese a base di mosto d???uva , cui dona la piacevolezza del proprio gusto fine, delicato ma arguto, ama le noci, i fichi, le ciliegie in agrodolce, l???uva rosata, scoprendosi cos?? una vocazione a tutte le stagioni della natura.
Stagionato, il Mont??bore condisce le paste ripiene, gli gnocchi, il riso con un’accesa armonia di sapido, di piccante senza sconsideratezza, elegante, discreto, profumato. Eccellente.